A partire dall'XI secolo, San Leonardo occupa un ruolo assai rilevante nella devozione popolare e nel culto cristiano, anche se di lui non si hanno molte notizie certe. I primi cenni della sua vita si trovano nelle Historiae di Ademaro di Chabanne, risalenti al 1802 circa e, sempre nello stesso periodo, cominciò a diffondersi un'opera omonima, la Vita Sancti Leonardi, che presentava anche la descrizione di nove miracoli a lui attribuiti. Questa fonte però, che per secoli pretendeva di conoscere ogni avvenimento della vita del Santo, non venne considerata attendibile dai Bollandisti (i Padri Geusiti che studiano e pubblicano le Vite dei Santi) che la giudicarono piena di leggende.
Pare certo, invece, che Leonardo nacque in Gallia sotto Atanasio, l'Imperatore d'Oriente che regnò dal 491 al 518. Apparteneva ad una famiglia di nobili Franchi amici del re Clodoveo (465-511), il quale, da poco convertito al Cattolicesimo, volle fargli da padrino al Battesimo.
Diventato grande, Leonardo non seguì il desiderio paterno di arruolarsi nell'esercito ma si mise al seguito di San Remigio. L'arcivescovo di Reims, infatti, avendo battezzato il re Clodoveo, aveva ottenuto di liberare tutti i prigionieri che avesse incontrato sulla strada. Pertanto, anche il giovane Leonardo chiese di poter liberare quegli infelici e la sua fama di uomo pio e santo cominciò a diffondersi così in fretta che il re volle offrirgli gli onori vescovili che però rifiutò.
Si ritirò invece nel monastero di Micy, vicino a Orlèans, dove si trovava San Massimino e anche in questo luogo si occupò degli umili e dei carcerati, mentre cresceva la fama della sua santità. Dopo la morte di Massimino, avvenuta nel 520, Leonardo abbandonò Micy e si diresse verso Limoges.Attraversando la foresta di Pavun, forse Pauvain, soccorse nel bosco la regina Clotilde sorpresa dai dolori del parto. L'aiuto e le preghiere del Santo le permisero di dare alla luce un bel bambino e Clodoveo, per riconoscenza, gli concesse una parte di quel bosco per edificare un monastero. Leonardo costruì un oratorio dedicato alla Madonna e un altare in onore a San Remigio. Quindi scavò un posso che si riempì miracolosamente d'acqua e diede al luogo il nome di Nobiliacum o Noblac, in ricordo della donazione di quel nobilissimo re.
La fama di Leonardo si diffuse rapidamente in Aquitania, in Inghilterra e in Germania. Si racconta che i prigionieri che lo invocavano vedevano spezzarsi miracolosamente le catene e molti accorrevano da lui per ringraziarlo; giunsero anche molti malati che guarivano e gli stessi parenti del Santo si stabilirono con le proprie famiglie vicino al Monastero di Nobiliacum. Nacque così Saint-Leonard de Noblat, che esiste ancora oggi, così come la fontana miracolosa.
Secondo il Martirologio Romano, Leonardo sarebbe morto il 6 novembre di un anno imprecisato, probabilmente nel 599.
Attorno al suo sepolcro affluirono, ben presto, numerosi pellegrini e con le offerte che essi lasciavano al monastero si costruì una grande comunità religiosa, presso la quale si sviluppò una fiorente cittadina dedita al commercio e favorita da speciali immunità.
Più tardi, la diffusione della vita del Santo ne accrebbe in tutta Europa la popolarità e la devozione religiosa: sorsero così numerose chiese e cappelle erette in suo onore e il suo nome ricorre frequentemente nella toponomastica e nel folklore.
San Leonardo fu particolarmente venerato durante le Crociate e fra i più devoti la tradizione ricorda il principe Boemondo d'Antiochia, fatto prigioniero dagli infedeli nel 1100. Dopo la sua liberazione, avvenuta per intercession del Santo nel 1103, egli donò al Santuario di Saint-Leonard de Noblat delle catene d'argento come ex voto.
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