Originariamente patrono dei carcerati, San Leonardo è diventato il prottetore di molte categorie di devoti: fabbri, fabbricanti di catene, ceppi, fibie e fermagli, puerpere, agricoltori, minatori e anche briganti.
La diffusione del culto e la costruzione in tutta Europa di chiese a lui dedicate hanno variamente arricchito l'iconografia del Santo.
Egli venne prevalentemente raffigurato in abiti monastici, bianchi o scuri, oppure con le sembianze di un giovane diacono in dalmatica e, solo raramente, in paramenti vescovili. Gli attributi più comuni sono le catene o i ceppi dei prigionieri liberati e a ciò si aggiungono spesso il libro, la croce e la bandiera.
Fra gli episodi che si riferiscono alla vita del Santo, ricorre frequentemente il Battesimo ad opera di San Remigio, l'assistenza offerta alla regina Clotilde durante il parto, la fondazione di Nobiliacum.
Nella chiesa di Serramanna sono presenti tre statue del Santo: la prima, in marmo, si trova sopra il portale principale; la seconda è sull'altare maggiore; mentre una terza, più antica, è ora custodita nel Museo parrocchiale insieme alle statue di altri santi. Infine, Egli è raffigurato anche in una preziosa tela del '700. In ciascuna immagine, porta in mano libro e croce.
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